Con il webinar realizzato il 12 e 14 gennaio 2021 si è concluso il ciclo di incontri transnazionali riguardanti lo scambio di buone pratiche volte alle politiche e strategie di inclusione e integrazione dei migranti e dei richiedenti asilo nei Paesi europei partner del progetto Com.&In. – Competenze per l’integrazione in Europa, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI).
Il webinar è stato realizzato in collaborazione con il Consiglio Portoghese per i Rifugiati, CPR, partner del progetto. Il partenariato delle cinque regioni del Sud Italia ha scelto di avere tra i Soggetti Aderenti Esteri anche il Portogallo, nonostante si tratti di un Paese piccolo e quindi affronti il fenomeno migratorio in scala decisamente ridotta rispetto all’Italia, poiché presenta alcuni aspetti innovativi e alcune buone pratiche interessanti che, con i dovuti e inevitabili cambiamenti, potrebbero essere trasferite, almeno in parte, nelle regioni del sud, partner nazionali del progetto.
Il Portogallo, paese che conta solo 10 milioni di abitanti, ha da sempre una politica di accoglienza e integrazione molto favorevole ai ri犀利士 fugiati, e negli ultimi anni, benché i numeri siano molto bassi, almeno se paragonati a quelli dell’Italia, la Grecia o la Spagna, ha registrato un aumento significativo di arrivi che ha messo a dura prova sia il sistema di determinazione dello status di rifugiato sia la capacità di accoglienza.
Il webinar ha rappresentato un’occasione importante per conoscere a fondo i Programmi e i Piani di integrazione portoghesi e due realtà molto diverse tra loro ma, senza dubbio, complementari: il CPR e l’Alto Commissariato per le Migrazioni, ACM. Il Consiglio Portoghese per i Rifugiati è infatti un’organizzazione non governativa che dal dicembre 1998, data di chiusura dell’UNHCR in Portogallo, ne è diventato il rappresentante ufficiale nel Paese. L’Alto Commissariato per le Migrazioni è l’Agenzia statale responsabile della gestione dei flussi migratori, lavora per l’integrazione dei migranti e promuove il ritorno degli emigrati portoghesi.
Il seminario online, iniziato con una presentazione dei due Piani che stanno alla base delle politiche migratorie portoghesi, il Piano Strategico per le Migrazioni e il Piano Nazionale per l’Implementazione del Global Compact on Migration, è poi proseguito con un’attenta analisi della missione, degli obiettivi e dei valori delle due realtà presentate, per poi analizzare le strutture e i servizi offerti a migranti e richiedenti asilo dalle due realtà, molto spesso in stretta collaborazione. Le sessioni di lavoro si sono concluse con una presentazione molto articolata del Programma Nazionale di Reinsediamento, del suo Gruppo Operativo e delle attività del CPR per assicurare il successo del Programma.
Nel corso dell’incontro, le delegazioni delle 5 regioni del Sud hanno mostrato particolare interesse per il Programma Nazionale di Reinsediamento portoghese, individuando in quest’ultimo la buona pratica di inclusione e integrazione da approfondire, modellizzare ed eventualmente trasferire. Il modello di reinsediamento portoghese si basa su enti ospitanti di diversa natura (organizzazioni della società civile: associazioni, grandi consorzi, ONG, parrocchie, scuole, municipalità) con cui l’Alto Commissariato per le Migrazioni stipula un Protocollo di cooperazione finalizzato a garantire le necessarie condizioni tecniche e finanziarie per realizzare l’accoglienza e l’integrazione.
Si chiude così il ciclo di incontri transnazionali, nati dall’esigenza di approfondire e confrontarsi rispetto alle tematiche rilevanti in materia di integrazione, inclusione e accoglienza della popolazione straniera. La conclusione degli incontri segna anche l’inizio delle attività di sviluppo per l’innovazione del sistema dei servizi presenti; si sta infatti procedendo alla programmazione di cinque Living Lab, finalizzati ad approfondire e implementare nelle cinque regioni partner le buone pratiche individuate e apprese in seguito agli incontri transnazionali.