Si è tenuto martedì 21 dicembre in modalità online il primo incontro di approfondimento tematico del progetto Com.&In. – Competenze per l’integrazione in Europa.
Obiettivo primario del progetto Com.&In. è quello di migliorare il sistema dei servizi e dei percorsi di inclusione sociale ed economica dei cittadini di Paesi Terzi attraverso il confronto, lo scambio e il trasferimento di soluzioni innovative ed efficaci per l’integrazione del sistema dei servizi tra Paesi membri.
In questo contesto si colloca il webinar di approfondimento tematico sul programma Nazionale di Reinsediamento, realizzato in collaborazione con l’Unità Resettlement del Ministero dell’Interno. Lo scopo del webinar è stato quello di approfondire le azioni svolte e in corso in Italia in tema di reinsediamento, con particolare attenzione verso le fasi di reclutamento, selezione e accoglienza dei beneficiari, esplorando altresì il possibile ruolo o contributo dell’autorità regionale in tale ambito.
Il Reinsediamento è una delle tre soluzioni durature individuate congiuntamente da Unione Europea e UNHCR, assieme all’integrazione in uno degli Stati membri e al rimpatrio volontario; esso consiste in un trasferimento, solitamente richiesto dal rifugiato con la collaborazione dell’UNHCR, del titolare di protezione internazionale dal Paese di primo asilo ad un altro Paese membro che ha scelto di ospitarlo. Sebbene costituisca una soluzione adottata solo per un numero ancora limitato di rifugiati, esso rappresenta un importante strumento di protezione internazionale, poiché a volte i rifugiati non possono far ritorno nel proprio Paese né restare in quello di primo asilo in adeguate condizioni di sicurezza. Per tali ragioni, vi sono situazioni in cui il reinsediamento costituisce l’unica soluzione praticabile che garantisca la sicurezza dei rifugiati. Attraverso il reinsediamento, i rifugiati beneficiano di protezione legale e ottengono una residenza stabile.
Alcuni Paesi offrono regolarmente la possibilità di reinsediamento – cioè di stabilirsi permanentemente sul proprio territorio – mentre altri offrono il reinsediamento su base individuale. L’UNHCR opera a stretto contatto con le autorità di questi Paesi per promuovere e mettere in pratica in modo efficiente questa soluzione.
Negli ultimi anni, 1849 su 2510 reinsediati sono stati accolti nei progetti SAI delle cinque regioni del Sud partner del progetto Com.&In. Una volta accolti all’interno dei progetti SAI, i reinsediati iniziano un percorso di accoglienza multidisciplinare, olistica ed emancipante che, nell’arco di 12 mesi, dovrebbe rendere i beneficiari autonomi. Spesso, però, i rifugiati reinsediati si ritrovano a fronteggiare diverse sfide, quali l’apprendimento della lingua del Paese di accoglienza, la scolarizzazione, la ricerca attiva del lavoro e di un alloggio, la difficoltà nel tessere relazioni sociali nel contesto di accoglienza e un alto livello di aspettative a volte disattese. Tutte queste grandi sfide rientrano anche nelle competenze regionali. Dunque, le Regioni hanno il compito di contribuire al raggiungimento di una cittadinanza sostanziale e all’abbattimento di quelle barriere che di fatto impediscono il pieno riconoscimento dei diritti fondamentali.
Essendo l’integrazione un processo che necessita di un sistema integrato di servizi, il ruolo chiave delle Regioni potrebbe essere quello di favorire l’inclusione dei reinsediati attraverso azioni volte a promuovere la cittadinanza sostanziale; la sensibilizzazione degli enti locali e della società civile all’accoglienza; la programmazione e progettazione di interventi specifici realizzati in collaborazione con gli operatori dell’accoglienza; la messa a sistema delle iniziative pubbliche e del privato sociale in tema di integrazione e inclusione della popolazione straniera; la promozione di una comunicazione efficace mediante la mappatura dei servizi esistenti; la valutazione e il monitoraggio dell’efficacia delle azioni realizzate.